Descrizione

È una pianta originaria dell’Africa meridionale e in particolare del Sud Africa, Namibia e Botswana.
Cresce sui suoli ricchi di ossido di ferro delle savane semidesertiche.
Utilizzata dagli indigeni come amaro tonico per curare le febbri e i disturbi digestivi.
È una pianta erbacea con foglie frastagliate e opposte. Sulle cui ascelle s’inseriscono i fiori di colore rosso acceso.
Il frutto, dopo la fecondazione, diventa legnoso e con escrescenze uncinate.
La radice è fitto-nodosa. Il nome deriva dal greco harpago, uncino, che richiama la forma dei frutti che spono dotati di artigli e con i quali si attaccano alle zampe pelose degli animali. E da procumbens, giacere disteso, in riferimento alla posizione della pianta distesa sul terreno.
Droga utilizzata: radici secondarie laterali tuberizzate.
Cosa contiene
Glucosidi monoterpenici iridoidi (arpagoside, arpagide, procumbide). Zuccheri (raffinosio). Aminoacidi. Steroli. Acido cinnamico. Triterpeni e polifenoli.
A cosa serve
Ha proprietà antinfiammatorie, antiflogistiche, è un blando analgesico, antireumatico e spasmolitico. Utile nelle affezioni dei legamenti e delle articolazioni: tendiniti, fibromiositi e periartriti.
Antinfiammatorio e analgesico con particolare tropismo per l’apparato osteoarticolare.
Dolori di schiena e patologie degenerative dell´apparato osteoarticolare.
Inappetenza e dispepsie, coleretico, ipocolesterolemizzante.Come funziona
Come funziona
Il meccanismo d’azione di questa pianta sembra sia diverso da quello dei FANS. Ed è controversa l´ipotesi di un coinvolgimento della cascata dell´acido arachidonico. La sperimentazione farmacologica ha dimostrato che il fitocomplesso nel suo insieme possiede maggiore efficacia dei singoli principi attivi (iridosidi: arpagoside e arpagide).
Come si prende
Decotto o infuso: 10 g in 200 ml di acqua, 2 o 3 volte al dì.
Estratto secco: 400 mg pro dose, 2 volte al dì.
Polvere: 1 g pro dose, 3 volte al dì.
Tintura madre: da 30 a 50 gtt, 2 o 3 volte al dì.
Avvertenze d’uso
Controindicazioni
In pazienti affetti da ulcera gastrica e duodenale. In gravidanza per la sua azione oxitocica ed in allattamento per i principi amari.
Effetti collaterali
Il sapore amaro può determinare talvolta nausea con dolori di stomaco. Alte dosi possono avere effetto lassativo.
Interazioni
Potrebbe potenziare l’effetto dei farmaci antiaritmici e anticoagulanti quali il warfarin.
Raccomandazioni
Assumere a stomaco pieno, seguire cicli terapeutici di due mesi alternati da periodi di pausa. È sconsigliato la somministrazione in bambini al di sotto dei dodici anni.
Riferimenti ufficiali
F.U. IX Ed. 1991, F.U. X Ed. 1998, ESCOP fascicule 2.
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